Tra i villaggi dell’isola di Rab, Kampor è la località che ha conservato ancora oggi l’originario aspetto di villaggio dei pescatori. L’immediata vicinanza del bosco Kalifront (riserva naturale), e una grande spiaggia sabbiosa chiamata “Veli mel”, le pittoresche case vecchie a ridosso della collina, le specialità ittiche e i prodotti dell’orticoltura locale fanno di Kampor un luogo piacevole per trascorrere la vacanza giusta. Nella parte occidentale dell' isola, tra la baia di Sant' Eufemia e la baia di Kampor, sono sparse le frazioni del paese di Kampor. Tracce di un antico abitato si vedono a Punta Kaštelina nell' insenatura di Miral. Su una piccola altura di questo promontorio si vedono rovine di costruzioni e qualche traccia di un mosaico.
Gli archeologici dicono che si tratta dei resti di una acropoli greca. In quest' area sono state ritrovate delle tombe, recintate da mattoni, dalle quali sono venute alla luce antiche monete di rame, di bronzo e d' argento. Alcune monete di rame sono conservate nel Museo di Zara. Verso la fine della baia di Sant' Eufemia, su un poggio che si specchia nel mare, sorge il Convento di Sant' Eufemia. Comprende due chiese (Sant' Eufemia, che è più antica, e San Bernardino), oltre all' edificio conventuale. Già nel XII secolo i documenti menzionano una chiesetta di Sant' Eufemia e fu da quella che il convento prese il nome. In questo convento è sistemato anche un piccolo museo. In realtà si tratta di una collezione molto interessante comprendente alcuni magnifici corali e incunaboli, una raccolta di medaglie e monete antiche, una serie di oggetti sacri e reperti archeologici. Nella valletta in cui giace il villaggio di Kampor sono stati conservati i resti di un malfamato campo di concentramento per deportati civili, costruito nel corso della seconda guerra mondiale dai fascisti italiani.